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Rafael Benítez – Il punto della situazione

Rafael Benítez - I dettagli

È questa la notizia che ha suscitato sconcerto e curiosità quest’estate, quando Rafael Benítez ha segnato il suo ritorno in Premier League.

Quando il Real Madrid è entrato in una fase di turbolenza finanziaria, ha coinciso con l’improvvisa partenza del leggendario giocatore e manager Zinedine Zidane. Una volta licenziata la solita schiera di aspiranti manager, i giganti del Santiago Bernabéu si sono affidati a un paio di mani sicure e familiari per sostituire Zidane. Carlo Ancelotti è stato nominato nuovo manager del Madrid (dopo un breve periodo di speculazioni) lasciando l’Everton. Non è chiaro se avesse o meno una clausola di uscita per alcuni club, ma il fattore più importante è che Carlo se n’è andato.

Quando l’Everton ha visto Ancelotti andarsene dopo una sola stagione, ha chiuso il cerchio dell’ottimismo iniziale (per la sua nomina). L’insediamento di uno dei manager di maggior successo al mondo è stato accolto come un importante passo avanti per i Toffees, soprattutto per la volontà dei proprietari di investire. Dopo tutti i cambiamenti avvenuti durante il periodo di proprietà, questa partenza non ha fatto altro che aumentare la delusione costante, da quando David Moyes se n’è andato. Con una rosa di giocatori ben pagati, disarticolati e poco performanti, Carlo ha avuto la personalità e l’abilità di risollevare i Blues a poca distanza dai loro vicini rossi, e la sua prima stagione può essere considerata un buon passo avanti.

Dopo circa dodici mesi dall’arrivo di Carlo, la ricerca di un nuovo manager si ripresenta. Spesso i club si preparano con lungimiranza per quando i dirigenti decidono di lasciare, una caratteristica che è comune e di successo nella Bundesliga. Sia il Bayern Monaco che il Borussia Dortmund hanno visto partire il loro precedente allenatore quest’estate, e i loro sostituti sono stati scelti con un’attenta considerazione. A Goodison Park si è verificato l’esatto contrario: l’Everton non è stato preparato per una nuova ricerca. Sarebbe stata stilata una nuova lista di candidati e il processo sarebbe stato avviato.

I nomi che sono stati fatti sono pura speculazione o supposizione. Nuno Espírito Santo sembrava una scommessa probabile (dopo la sua partenza dal Wolves), ma alla fine si è ritrovato sulla poltrona vacante degli Spurs. Si è fatto il nome di Eddie Howe, Graham Potter è stato ammirato ma scartato, e anche il fuoriclasse Antonio Conte è stato un nome in ballo. C’era però un nome, un recente manager libero che era pronto a tornare in Premier League. La sua residenza nel Merseyside e i risultati elencati rendevano il collegamento possibile, fino a quando non si è tenuto conto del suo nome e di uno dei suoi precedenti incarichi.

Quando il Liverpool vinse la Champions League nel 2005/06, fu contro una delle migliori squadre della storia del calcio. Anche solo arrivare alle ultime fasi della competizione è stata un’impresa notevole per i Reds, vista la loro mancanza di giocatori d’élite. La partita fu annunciata come la sfida tra il Liverpool di Steven Gerrard e il brillante Milan, e la finale andrà

Gli anni successivi sotto la guida di Rafa hanno visto lo spagnolo intrattenersi con il Manchester United, il Chelsea e naturalmente l’Everton. Vennero fatti commenti, si scatenarono battaglie sul campo e le affermazioni di Rafa secondo cui l’Everton era un piccolo club non furono mai dimenticate. Queste parole e i suoi successi a Liverpool sono stati portati alla ribalta ancora una volta quando è diventato chiaro che voleva il posto all’Everton per la prossima stagione. I tifosi dei Toffees erano in gran parte infuriati e in alcuni momenti hanno esagerato con le minacce a Benítez. Dopo un periodo di riflessione e forse di accettazione da parte dei tifosi, Rafa fu nominato e la cosa finì lì. Il suo mandato a Liverpool è stato deriso, il suo periodo a Newcastle è stato accettato, ma immaginare che Rafa sarebbe diventato un giorno il manager dell’Everton era semplicemente impensabile. E poi è successo l’impensabile.

All’indomani dell’ingaggio, è importante sottolineare il valore del nuovo manager dell’Everton. Il suo curriculum è molto buono, con risultati eccezionali. La sua capacità di galvanizzare squadre limitate non è in dubbio e, se supportato, ha dimostrato di poter fare miracoli con giocatori già affermati. All’Everton, Rafa eredita una buona formazione di partenza con alcuni ottimi giocatori individuali. I suoi primi acquisti sono stati oculati nel tentativo di aggiungere profondità alla stagione futura. Con l’arrivo di Andros Townsend e Asmir Begovic in trasferimento gratuito, ha immediatamente aggiunto l’esperienza necessaria. Anche Demarai Gray, che ha firmato per meno di 2 milioni di sterline, aggiunge un’opzione solida nelle aree larghe. Il rientrante Moise Kean rappresenta un’opzione intrigante per la prossima stagione, con un potenziale di alto livello. Dominic Calvert Lewin agirà come punta di diamante in un probabile sistema 4-2-3-1, con Kean come valida opzione di rotazione. A centrocampo, Allan sta ancora operando a un livello d’élite e ci sono segnali che Rafa potrebbe elevare gli azzurri quest’anno. Ci saranno sicuramente uno o due nuovi arrivi, con James Rodríguez forse in uscita. Sul fronte dei portieri e della difesa, Rafa avrebbe visto Jordan Pickford vivere un’estate da protagonista, con una difesa di buona qualità complessiva. La squadra è buona, con il potenziale per diventare molto buona. Il prossimo mese sarà fondamentale e, se Benítez sarà appoggiato, la squadra potrebbe spingere per un posto tra le prime sei.

Quest’anno le prime 4 squadre sembrano stabilite, con i campioni Manchester City, Manchester United, Liverpool e Chelsea forse troppo forti per non staccarsi. Il gruppo successivo è interessante, con il Leicester che sta facendo grandi cose davanti a Spurs, Arsenal, Aston Villa ed Everton. Con alcune attività di trasferimento che potrebbero disturbare le altre squadre della seconda fascia, l’Everton potrebbe avere l’opportunità di fare un salto di qualità. A parte un periodo di adattamento, Rafa è un ottimo manager che ha dimostrato di saper costruire una squadra. Se i tifosi dell’Everton sono disposti a concedere al loro nuovo manager un po’ di tempo e un leggero sostegno, potrebbero vivere una stagione ricca di soddisfazioni.