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Lo Sheffield United potrebbe davvero essere destinato all’Europa?

I maggiori punti di discussione della prima metà della Premier League inglese si sono concentrati su chi è scomparso dalle prime sei posizioni, con il Manchester United e il Tottenham prima e l’Arsenal poi che sono passati da un disastro all’altro. Se i risultati recenti sono indicativi, il Chelsea potrebbe essere il prossimo a essere colpito dal virus.

Ma con le Sei Grandi in difficoltà, la porta è stata lasciata aperta ad altri per occupare quegli ambiti posti. Il Leicester City ci è già passato, quindi la sua presenza tra le prime tre non è una grande sorpresa. Allo stesso modo, l’anno scorso il Wolves ha dimostrato di avere le carte in regola. Ma una squadra ha superato ogni aspettativa. Le Blades potrebbero davvero qualificarsi per l’Europa a fine stagione?

Sfidare i pronostici

Quando le tre squadre promosse arrivano in Premier League all’inizio della stagione, di solito è possibile prevedere quali avranno una possibilità di sopravvivenza e quali invece torneranno in basso. Quest’anno, il Villa era considerato di nuovo al suo posto. Il Norwich era l’incognita, può battere chiunque nel suo giorno, ma non si può essere sicuri di quando sarà quel giorno. Lo Sheffield United, invece, le quote Vegas delle scommesse sportive suggerivano che, pur avendo fatto un lavoro favoloso per la promozione, nessuno avrebbe potuto vederli rimanere nella massima serie.

Eppure, dopo 17 partite, i Blades hanno subito solo quattro sconfitte e accumulato 25 punti. Si tratta di statistiche identiche a quelle del Manchester United che, tra l’altro, è riuscito a pareggiare in una partita bizzarra che li ha visti subire tre gol nello spazio di sette minuti.

Calcio vecchio stile

Il manager dello Sheffield United Chris Wilder è una sorta di ritorno a un’epoca passata. Non ci sono risposte paternalistiche frutto di ore di training mediatico, ma solo un uomo che ama il calcio e che non si aspetta altro che il meglio dalla sua squadra. Questo è stato evidente fin dall’inizio, quando il mondo del calcio elogiava la squadra per essere uscita con un pareggio dalla prima partita di ritorno in Premier League, Wilder si lamentava delle occasioni mancate e diceva che era una partita che avrebbero dovuto vincere.

È un atteggiamento che è stato chiaramente recepito dai giocatori, e la vittoria contro l’Arsenal e i pareggi contro Chelsea e Tottenham dimostrano che non temono nessuno. Un altro fattore a favore dello United è che, nonostante i recenti infortuni, la squadra ha utilizzato solo 16 giocatori nella campagna acquisti. Se lo si confronta con altri, come il Watford, che ne ha utilizzati 22, si capisce quanto siano diventati coesi. Ancora una volta, si tratta di un calcio vecchio stile per il bene del calcio ed è una visione rinfrescante in Premier League.

Cosa succederà?

Wilder continua ad adottare un approccio pragmatico, una partita alla volta, ed è saggio farlo. Dopo tutto, nella stagione 2008/09, l’Hull ha avuto un inizio altrettanto fulminante, conquistando 21 punti nelle prime 13 partite, per poi crollare nei secondi due terzi della stagione.

In qualche modo, però, questo sembra