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Italia-Spagna – L’altra semifinale

Italia-Spagna - L'altra semifinale

Una parte della finale del Campionato Europeo sarà composta da Italia e Spagna. Nessuna delle due è arrivata a questo torneo come favorita, ma entrambe rappresentano il calcio internazionale come due dei suoi veri beniamini.

L’Italia (sotto la guida di Roberto Mancini) si è distinta come la migliore squadra in assoluto della competizione. Il controllo con cui hanno impostato il loro piano di gioco li ha visti arrivare in semifinale senza troppi problemi. L’etichetta di favoriti per l’ultima fase è ben meritata e, se si ripeteranno, domenica affronteranno una tra Inghilterra e Danimarca.

La perdita di Leonardo Spinazzola come terzino sinistro è un duro colpo per Mancini, e le sue prestazioni dominanti da terzino saranno senza dubbio un’area di incertezza. Con Emerson che probabilmente lo sostituirà, con Giovanni Di Lorenzo a destra, la coppia sempreverde composta da Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci sarà ancora più fondamentale per la base italiana. Il trio di centrocampo composto da Jorginho, Marco Verratti e Nicolò Barella continuerà senza dubbio, con l’impressionante Manuel Locatelli che partirà dalla panchina. La fiducia che Mancini ha riposto in Jorginho ha dato i suoi frutti, con il centrocampista del Chelsea che controlla il ritmo e rompe il gioco quando necessario. Verratti, che partirà da una posizione un po’ più esterna, potrebbe dargli la libertà di imporsi su una retroguardia spagnola spesso fragile, dove Mancini vedrà sicuramente le maggiori possibilità di successo per la sua squadra.

All’attacco italiano possono mancare le celebri icone recenti come Roberto Baggio o Alessandro Del Piero, ma il trio attuale sta funzionando bene. Il talento mercuriale di Lorenzo Insigne, insieme all’istinto di colpire di Ciro Immobile, si sta rivelando una miscela perfetta. L’introduzione di Federico Chiesa al posto di Domenico Berardi continuerà sicuramente, con il figlio di Enrico Chiesa che si sta dimostrando un talento e un cavallo di battaglia da posizioni ampie.

Con un buon numero di opzioni dalla panchina, l’Italia deve essere vista come la più forte delle due squadre, ma la Spagna e il suo arsenale di giocatori di talento potrebbero ancora emergere.

Il percorso per raggiungere le ultime quattro è stato movimentato da Luis Enrique. L’ex capo del Barcellona ha sfidato il dibattito pubblico e ha scelto i suoi giocatori. Il nuovo acquisto spagnolo, Aymeric Laporte, ha faticato ad adattarsi al fianco di Pau Torre o Eric Garcia, fino ai quarti di finale. Sia Laporte che Torres preferiscono il ruolo di difensore centrale di sinistra, mentre Laporte sembra essersi sistemato (finalmente) nella posizione di laterale destro. L’esclusione di Sergio Ramos era probabilmente giustificata, soprattutto perché Enrique era intenzionato a creare una coppia nuova. L’assenza di Sergio Ramos non è stata un fattore di disturbo, e la coppia ha trovato il suo affiatamento nel momento in cui era più necessario. Una solida coppia di terzini (con César Azpilicueta e Jordi Alba probabili titolari), la difesa ha ora un aspetto più forte con il leggendario Sergio Busquets a presidiare la fascia.

La linea degli attaccanti e dei centrocampisti d’attacco è il punto in cui le cose si fanno più incerte. Alvaro Morata sarà il titolare e, a suo merito, sta segnando i gol che giustificano la sua inclusione. Gli esterni di centrocampo sono Koke e il giovane Pedri. Con nessuno dei due giocatori in grado di fare grandi prestazioni, è singolare la decisione di vedere Thiago Alcantara ancora come sostituto. Il controllo e l’esperienza di Thiago potrebbero essere all’altezza degli italiani, ma Enrique si atterrà senza dubbio alle sue idee.

Per quanto riguarda gli attaccanti esterni, probabilmente partiranno Dani Olmo e uno tra Ferran Torres, Gerard Moreno o Pablo Sarabia. Nessuna di queste opzioni è ideale, in quanto Moreno è molto più adatto a giocare in posizione centrale. La mancanza di un vero tempo di gioco per Mikel Oyarzabal persisterà senza dubbio, con una continua fedeltà nei confronti dei titolari preferiti da Enrique.

La partita sarà caratterizzata da una tesa battaglia tattica, con i centrocampisti che cercheranno di dominare le aree chiave. La tenacia dell’Italia avrà sicuramente la meglio, con un centrocampo più forte. Vedo una ripresa tardiva da parte della Spagna, con l’inserimento dei vincitori necessari, ma l’introduzione di Thiago e di altri potrebbe arrivare troppo tardi per la Spagna.

La presenza, la pura e semplice voglia di vincere e l’inevitabile cazzimma della coppia di difensori centrali dell’Italia (Chiellini e Bonucci) dovrebbero essere sufficienti a farli passare, se gli attaccanti più avanti vinceranno le loro battaglie personali. Ma come ha dimostrato la competizione, tutto è possibile e un potenziale classico potrebbe ancora essere in programma.