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Inghilterra-Italia – La finale

Per cominciare, lunedì dovrebbe essere festa nazionale. La finale dei Campionati Europei a Wembley terrà incollata la nazione fino alla tarda serata di domenica, cui seguirà un’esultanza totale o un rimorso lunedì mattina. Il numero di persone che non andranno al lavoro il giorno dopo supererà di gran lunga quello dei partecipanti a Wembley, probabilmente.

L’Inghilterra non vince una competizione importante dalla Wold Cup del 1966. Gli anni di sofferenza, le migliaia di caps date e gli infiniti fallimenti delle squadre potrebbero terminare questo fine settimana, mentre l’Inghilterra è sull’orlo del successo.

Euro 2020 è stata una grande competizione finora, e il calcio in mostra è stato un piacere da vedere. Le battaglie tattiche sono state intriganti e le due squadre più astute dal punto di vista tattico si incontreranno domenica, in quella che si preannuncia come una battaglia titanica tra giganti della scena internazionale.

L’Italia si presenta senza dubbio come la squadra della competizione. La leggendaria coppia difensiva della Juventus (Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci) ha sfidato le lancette del tempo e si è distinta come un guerriero. La base di questa squadra permette al resto del gruppo di funzionare e di fluire, con la rassicurazione del capitano e del vice capitano nelle retrovie. L’unico problema di questa difesa è che Leonardo Spinazzola è infortunato. Le sue prestazioni da terzino sinistro sono state di livello superiore a quelle di Luke Shaw, il che dimostra la sua importanza per la squadra. La linea difensiva dell’Italia sarà fondamentale per il modo in cui l’Inghilterra istigherà i suoi attacchi: con lo spazio limitato dietro, dovrà essere aggressiva se vuole far male.

Il resto della squadra di Mancini dovrebbe essere al completo, con Giovanni Di Lorenzo ancora una volta titolare nel ruolo di terzino destro ed Emerson Palmieri in quello di terzino sinistro. Il centrocampo a tre composto da Marco Verratti, Jorginho e Nicolò Barella è un’unità che cercherà di controllare la partita, se ne avrà la possibilità. Con Lorenzo Insigne e Federico Chiesa ai lati di Ciro Immobile, la squadra è sicuramente un gruppo dominante. Se Chiesa non riesce a superare il suo infortunio, allora presumibilmente Domenico Berardi entrerà dalla destra.

Il modo in cui l’Italia si è sistemata non è stato adattato da nessuno. Hanno la convinzione del loro sistema e Mancini ha instillato una mentalità vincente. Il modo in cui il centrocampo ha dominato le azioni è stato in contrasto solo con la Spagna, dove la battaglia tattica è stata intrigante da vedere. Affinché l’Inghilterra possa far male all’Italia, deve trovare un modo per superare o fermare questo centrocampo. Il sistema di gioco scelto da Gareth è quindi di vitale importanza.

L’Inghilterra non può affrontare questa partita con un 4-3-2-1 e cercare di superare gli italiani. Semplicemente non sono abbastanza forti in mezzo, ed è necessario passare al 4-3-3 o al 3-5-2 (per favorire il sovraccarico zonale). Optare per il 4-3-3 significherebbe probabilmente rinunciare a Bukayo Saka o Mason Mount. Jordan Henderson (con le sue grandi occasioni e la sua esperienza di gioco) potrebbe quindi partire all’esterno di Declan Rice, con Kalvin Phillips sull’altro lato. Phillips e Henderson hanno lavorato rispettivamente sotto Marcelo Bielsa e Jurgen Klopp. Entrambi i manager impongono ai loro centrocampisti (e ai due osservati in particolare) una forte pressione sul pallone. Per superare il centrocampo italiano, potrebbe essere sufficiente farli lavorare di più e forzare la palla indietro. Permettere agli italiani di dettare il gioco nelle zone chiave sarebbe un suicidio, quindi l’Inghilterra dovrebbe lavorare sulla creazione di trappole per sfruttare Emerson a sinistra più di ogni altro. Il gioco di pressing permetterebbe questa dinamica, e la forza invece della bellezza potrebbe essere una strategia valida.

Se l’Inghilterra dovesse cercare una base più solida per macinare questa partita, prima di inserire una serie di attaccanti freschi, il 3-4-3 potrebbe essere una possibilità. Con l’ingresso di Kieran Trippier al posto di uno dei giocatori citati in precedenza (Saka o Mount), questo consentirebbe ai blocchi difensivi e di centrocampo di sovraccaricarsi a seconda delle necessità. Lo stesso varrebbe in termini di pressing e di attacchi, ma questo potrebbe non essere adatto all’Inghilterra contro un temibile 4-3-3.

La linea degli attaccanti sarà composta da Harry Kane e dall’attuale giocatore del torneo, Raheem Sterling. Il terzo giocatore d’attacco è quello più incerto, dove Mount potrebbe essere spinto nella linea degli attaccanti, con la prospettiva di scendere nei 10 all’occorrenza. Se invece si dovesse ricorrere a un’ala vera e propria, allora uno tra Saka o Jadon Sancho potrebbe essere utilizzato per correre dietro, quando si presenteranno le occasioni. La partita sarà combattuta, ma l’Inghilterra sarebbe sciocca a rimanere troppo indietro. Questa squadra italiana è molto più pericolosa dei tedeschi o dei danesi. Imporre un gioco pesantemente pressato e contrastare gli italiani al ritmo, forse concederebbe quei fugaci momenti di spazio dietro la loro esperta difesa. Se l’Inghilterra sceglierà di rompere questo lato con palle filtranti, farà il gioco di Chiellini e Bonucci. Sono esperti (ancora) nel difendere i piccoli spazi e anche i palloni in area saranno difesi con sicurezza. L’imperativo assoluto è creare occasioni che vedano la difesa alta e quindi vulnerabile. L’ingresso in squadra di Sancho per correre su Emerson è logico, insieme a Sterling, e l’utilizzo di 5 sostituti rende fondamentali questi ultimi cambi.

L’attacco italiano è vivace e talentuoso, ma la cosa più importante è privarlo di un buon servizio a centrocampo. L’Inghilterra ha dimostrato una buona consapevolezza difensiva, ma deve proteggere Jordan Pickford, che nonostante il buon torneo complessivo, è incline agli errori.

Credo che questa partita possa essere vinta o persa in una grande battaglia a centrocampo e Southgate deve cercare di vincere la sua battaglia tattica con Roberto Mancini.